SETTIMANA SANTA 2024
Martedì Santo 26 Marzo: H 8.30 S Messa. H 16.30 – 19.30 Confessioni.
Mercoledì Santo 27 Marzo: H 9.30 – 12.00 Confessioni. H 16.15 – 17.30 Confessioni. H 18.00 S Messa. H 18.30 – 19.30 Confessioni
Giovedì Santo 28 Marzo: H 09.30 S Messa Crismale in Cattedrale. Durante la mattinata la parrocchia sarà chiusa. H 16.30-18.30 Confessioni. H 19.00 S. Messa “Nella cena del Signore”. A seguire adorazione silenziosa all’altare della reposizione. H 22.00 Veglia Eucaristica. H 24.00 Chiusura della chiesa.
Venerdì Santo 29 Marzo: H 09.00 Ufficio delle letture e lodi. H 09.45-12.30 Confessioni. H 16.30-17.30 Confessioni. H 18.00 Azione liturgica della “Passione del Signore”. Segue l’adorazione personale della Croce. H 22.00 Chiusura della chiesa.
Sabato Santo 30 Marzo: H 9.00 Ufficio delle letture e lodi. H 09.45-12.00 Confessioni. H 17.00- 19.00 Confessioni. La chiesa chiuderà alle 19.00 e riaprirà alle 21.00. H 22.00 Solenne Veglia Pasquale della “Risurrezione del Signore”.
Domenica di Resurrezione 31 Marzo: H 10.30 S Messa di Pasqua.
Domenica delle palme
PASQUA 2024
PARROCCHIA STELLA MARIS – VIA PLUTONE, 1 – 95126 CATANIA – TEL. 095491590
DALLA QUARESIMA ALLA PASQUA.
CAMMINIAMO CON IL SIGNORE DA FRATELLI PER TESTIMONIARE IL RISORTO
Quaresima 2024, tempo favorevole per riscoprire la salvezza, tempo di rinnovamento del cuore. La Quaresima è un dono che viene dal cielo e che il Padre ci consegna ogni anno per tornare a Lui con un cuore nuovo.
Cosa fare in questi 40 giorni di grazia? Nulla di straordinario: bisogna aprire il cuore al Signore, bisogna togliere tutto ciò che annerisce il nostro animo e tutta la roba inutile che alberga nel nostro cuore e impedisce di vedere il volto di Dio. Abbattiamo il muro della cattiveria, dell’egoismo, della menzogna, dell’avidità. Rivestiamoci dell’abito nuovo del battesimo, torniamo ad indossare l’abito della festa: l’accoglienza, la misericordia, la gioia della condivisione e l’armonia della carità.
La quaresima è il tempo della preghiera. Riscoprire la preghiera a casa, nella propria famiglia, nella parrocchia. Mettiamo al centro la celebrazione della Messa domenicale. Ogni domenica, giorno del Signore, è l’occasione per incontrare Gesù. Abbiamo l’esigenza e la necessità di nutrirci di Gesù Pane vivo.
È il tempo per vivere la carità; essere cristiani vuol dire amare l’altro, guardare il fratello che vive con me e accanto a me. Che tristezza quando non riesco a guardare il volto del fratello, quando ignoro il fratello accanto a me, o peggio quando lo disprezzo e lo calunnio. Quaresima è il tempo di vincere il male e ogni discordia. Tutto passa, tutto si trasforma, resta l’amore.
Fratelli e sorelle in Cristo, viviamo questo tempo di grazia, che ci aiuta a preparare la Pasqua, con il cuore aperto e accogliente. Questo è il luogo dove vuole dimorare Gesù: il mio cuore, la mia persona.
La parrocchia dà l’opportunità di vivere questo tempo di preghiera con serietà: la tavola è imbandita, il cibo non manca anzi è abbondante e gustoso. Buon cammino di Quaresima a tutti e Dio vi benedica.
Programma Celebrazioni 2024
Mercoledì 14 Febbraio: Mercoledì delle Ceneri:H 09.00 S Messa con imposizione delle ceneri. Dalle 10,15 alle 12.00 confessioni. Dalle 16.30 alle 18,30 confessioni. H 19.00 S Messa con imposizione delle ceneri.
Venerdì 16 Febbraio: H 18.00 Via Crucis. Segue la S Messa.
Venerdì 23 Febbraio: H 18.00 Via Crucis. Segue la S Messa.
Venerdì 01 Marzo: H 18.00 Via Crucis. Segue la S Messa.
Venerdì 08 Marzo: H 18.00 Via Crucis. Segue la S Messa.
Martedì 12, Mercoledì 13, Giovedì 14 Marzo: H 19.00 Esercizi spirituali tenuti dal Rev.do Sac. Ottavio Marco Musumeci, parroco nella parrocchia Madonna delle Lacrime in San Giovanni La Punta.
Venerdì 15 Marzo: H Via Crucis cittadina presieduta dal nostro Arcivescovo Mons. Luigi Renna.
Martedì 19, Mercoledì 20, Giovedì 21 Marzo: Sacre Quarant’ore: H 9.00 – 12.00 Esposizione Eucaristica. H 9.15 – 11.45 Confessioni. H 16.00 – 18.00 Esposizione Eucaristica. H 16.15 – 17.45 Confessioni
Venerdì 22 Marzo: H 18.00 Via Crucis. Segue la S Messa
DOMENICA DELLE PALME
Sabato 23 Marzo: H 18.30 S. Messa con benedizione delle palme.
Domenica 24 Marzo: H 10.15 Raduno nella piazzetta di via Porto Ulisse angolo via del Rotolo. Benedizione delle palme e processione fino in chiesa. In chiesa ci sarà la S Messa
SETTIMANA SANTA
Martedì Santo 26 Marzo: H 8.30 S Messa. H 16.30 – 19.30 Confessioni.
Mercoledì Santo 27 Marzo: H 9.30 – 12.00 Confessioni. H 16.15 – 17.30 Confessioni. H 18.00 S Messa. H 18.30 – 19.30 Confessioni
Giovedì Santo 28 Marzo: H 09.30 S Messa Crismale in Cattedrale. Durante la mattinata la parrocchia sarà chiusa. H 16.30-18.30 Confessioni. H 19.00 S. Messa “Nella cena del Signore”. A seguire adorazione silenziosa all’altare della reposizione. H 22.00 Veglia Eucaristica. H 24.00 Chiusura della chiesa.
Venerdì Santo 29 Marzo: H 09.00 Ufficio delle letture e lodi. H 09.45-12.30 Confessioni. H 16.30-17.30 Confessioni. H 18.00 Azione liturgica della “Passione del Signore”. Segue l’adorazione personale della Croce. H 22.00 Chiusura della chiesa.
Sabato Santo 30 Marzo: H 9.00 Ufficio delle letture e lodi. H 09.45-12.00 Confessioni. H 17.00- 19.00 Confessioni. La chiesa chiuderà alle 19.00 e riaprirà alle 21.00. H 22.00 Solenne Veglia Pasquale della “Risurrezione del Signore”.
Domenica di Resurrezione 31 Marzo: H 10.30 S Messa di Pasqua.
Servizi e Orari
Orari della Santa Messa
Martedì – Giovedì : ore 8.30
Mercoledì – Venerdì : ore 18.00
Prefestivo – Sabato : ore 18.30
Festivo – Domenica : ore 10.30
Ufficio Parrocchiale
Martedì pomeriggio dalle 16.30 alle 18.00
Confessioni
Giovedì mattina dalle 9.30 alle 11.30
Storia
Un quartiere di recente edificazione, verso il mare. La chiesa si presenta come elemento staccato, singolo, diverso. Lo spazio interno acquisisce particolare luminosità grazie a un lungo lucernario: ma l’aspetto più caratterizzante dell’aula è costituito dalle sedute, dal disegno particolare e molto espressivo. La chiesa Maris Stella è sorta nel quartiere Rotolo, nato tra gli anni ‘60 e ‘70 a seguito della realizzazione del viale Ruggero di Lauria che, sovrapponendosi alla strada ferrata (che è stata interamente interrata in galleria) eliminava la precedente cesura tra i quartieri popolari della Guardia, di Picanello e il mare. Il lotto destinato alla nuova chiesa, che sostituisce una sistemazione provvisoria in aule di limitate dimensioni, era parte di una grande cava di materiale lavico, dismessa. La presenza della cava aveva determinato un dislivello di circa 11 metri sul lato est del lotto. Tale dislivello ha consentito l’ubicazione al piano seminterrato, chiuso su tre lati ma aperto verso est, delle aule parrocchiali e di un salone polivalente: il tutto facilmente accessibile tramite uno scivolo a cielo aperto. Il corpo della chiesa, a pianta quadrangolare, è posto sulla direttrice nord-sud, con ingresso a nord e a sud, a continuazione dell’asse dell’aula liturgica, la collocazione della cappella eucaristica alle spalle della zona presbiteriale della chiesa.
Sul lato sud-ovest la chiesa si raccorda a un corpo aggiunto dove stanno l’alloggio del parroco e la foresteria. L’architettura è pensata come oggetto a sè stante: significativo della sua presenza di chiesa e quindi “altra” rispetto all’edilizia urbana del quartiere. La facciata nord, la più significativa, essendo quella dove si apre il portale di accesso, è caratterizzata da bande orizzontali alternate, bianche e color terra. L’aula è disposta sulla diagonale del quadrato di base, che diventa ottagono per dare giusta rilevanza alla facciata che taglia lo spigolo dove si apre l’entrata e a seguito della collocazione della cappella verso lo spigolo opposto, dietro il presbiterio. In questo modo l’aula liturgica si trova in un ambiente ottagonale, adatto a raccogliere l’assemblea in un movimento che attornia l’altare, favorendo la prossimità. Allo stesso tempo il senso forte dell’assialità è evidenziato dalla presenza di un lungo lucernario, che continua verso l’alto l’apertura del portale nel fronte e ricongiunge direttamente l’accesso principale alla cappella. In tal modo il lungo lucernario, costituito da una vetrata continua a volta, diventa elemento di grande significato, caratterizzante tutta l’architettura, e momento di unità e raccordo, ben visibile sia all’esterno, sia all’interno.
La particolare elaborazione della luce che attraversa il lucernario, fa sì che l’aula acquisisca una particolare connotazione. Il suo ambiente risulta decisamente staccato, come isolato dal quartiere ma, significativamente, a contatto diretto col cielo, la cui vista è possibile da ogni lato nell’aula. Il ritmo delle leggere travature e degli archi lignei che accompagnano lo sviluppo di questa lunga finestra verso il cielo, sembra spezzare l’invasione dei raggi luminosi così da renderli più eterei, meno imperiosi. Anche l’alternarsi di colonne e paraste dalle bicrome fasce orizzontali sottolinea l’articolarsi dello spazio liturgico. Ma l’aspetto che compiutamente esprime l’essere chiesa, è la particolare qualità armonica che si instaura tra le sedute dell’assemblea e l’ambito dell’altare. Il disegno degli schienali, dal profilo superiore arrotondato e tagliato a mezzo da una fessura verticale – motivo che si ripete sia nelle sedute dei fedeli, sia nella sede del presidente – genera una inconsueta situazione di uniformità e di distinzione. Come avviene negli stalli monacali, allineati accanto all’altare e uguali tra loro, ma allo stesso tempo ognuno destinato a una singola persona, così qui le sedute pongono in evidenza la particolare dignità con cui, pur nella loro uniformità, ciascuna si presenta. E si esalta la relazione che ciascun singolo sedilestallo mantiene con la sede del presidente, uguale nella forma ma diverso nella sostanza.
La disposizione dei luoghi che accolgono gli accoliti, due panche ai lati del seggio presidenziale e due sedute avanzate rispetto alle altre, davanti ai settori dell’assemblea ubicati ai lati dell’altare, contribuiscono a significare la gradualità gerarchica nell’approssimarsi a questo. Il raccordo con la cappella eucaristica è sottolineato dall’apertura in alto della parete absidale e dalla finestra in essa ritagliata, che dà alla custodia eucaristica. V’è agio di spazio attorno alle sedute, soprattutto sui lati. Questo non solo facilita i movimenti, ma implicitamente anche raffigura le sedute esistenti come non rappresentative della totalità dell’assemblea: questa potrà essere ben più vasta. Nel complesso si costituisce una chiesa semplice nella pianta e trasparente nello spazio, ma fortemente articolata.
Catania, prima compostiera collettiva in parrocchia
«È partito tutto da una serie di incontri sulla conservazione del Creato». Che sono diventati il primo esperimento, a Catania, di una compostiera di comunità. A costruirla, con pallet e materiali di riciclo, i membri dell’associazione Rifiuti zero Sicilia, con il supporto della comunità della parrocchia Maris Stella di via Plutone— una traversa di via del Rotolo — e l’approvazione del parroco, padre Carmelo Politi. Assemblata sabato, sarà attiva già dalle prossime settimane. «L’abbiamo montata assieme ai parrocchiani — racconta Danilo Pulvirenti, chimico e attivista, presidente di Rifiuti zero Sicilia — Ci hanno dato una mano tutti, i genitori e i bambini».
Piazzata in un giardinetto di pertinenza della chiesa, la compostiera — che serve a trasformare alcuni rifiuti in compost, cioè terriccio fertile — servirà i membri della parrocchia. E sarà gestita da alcuni di loro, con l’aiuto del prete. «Il percorso di collaborazione con la chiesa è stato avviato da Manuela Trovato, una delle socie della nostra associazione. Grazie a lei abbiamo cominciato a fare degli incontri con i parrocchiani, adulti e non — spiega Pulvirenti — Abbiamo spiegato loro il riciclo e lo sviluppo sostenibile e abbiamo trovato una grande apertura». A benedire l’iniziativa anche padre Politi, «che era entusiasta dell’idea della compostiera». Un esempio unico in città e tra i primi in Sicilia: di compostiere collettive ce ne sono tre a Messina — «gestite da volontari» — e una a Ferla, nel Siracusano.
Per passare dalle parole ai fatti ci sono volute diverse settimane. Finché, sabato scorso, la compostiera è stata messa insieme. «È piccola, ma speriamo che abbia successo — prosegue il presidente — Non è destinata a tutti perché forse non ci sarà abbastanza spazio. Finora si sono detti interessati al conferimento dell’umido lì una decina di nuclei familiari». Che, in termini di quantità di rifiuti prodotti, non sono affatto una cifra da poco. «La mia famiglia è fatta da tre persone. Solo noi, in una settimana, produciamo circa sei chili di rifiuti compostabili», continua Danilo Pulvirenti.
Ma non tutta la spazzatura è utile allo scopo. «Plastica e alluminio non vanno bene, e neanche il tetrapak. La carta tendenzialmente si può buttare, ma non tutta: solo quella che non è né patinata, né colorata né profumata. Alle famiglie bisogna anche spiegare la corretta differenziazione dell’umido affinché il progetto abbia successo». Da quando partirà, il sabato sarà la giornata dedicata al conferimento: «C’è il catechismo, quindi è più facile che si vada in parrocchia». Una volta che l’esperimento sarà partito, l’idea di Rifiuti zero Sicilia è mostrarlo all’assessore all’Ambiente Rosario D’Agata: «Vogliamo chiedere l’applicazione dello sgravio fiscale per chi composta. Che è già previsto dal regolamento della tassa sui rifiuti, la Tari, ma non è possibile richiederlo perché non c’è il modulo per farlo. Noi lo abbiamo creato e protocollato — conclude Pulvirenti — Adesso aspettiamo una risposta».